Gli studi e le ricerche condotte da un team di professionisti dell’igiene orale, selezionato dalla Prof.ssa Gianna Maria Nardi – ricercatore universitario confermato presso la Sapienza Università di Roma, sull’utilizzo di nuove tecnologie per la rimozione atraumatica del biofilm batterico hanno portato allo sviluppo di una nuova metodica clinica definita D-BioTECH (Dental BIOfilm Detection Topography Technique) (Nardi G.M, 2017).
Per eseguire l’approccio D-BioTECH l’operatore deve osservare e condividere con il paziente la topografia del biofilm batterico, evidenziato dal rilevatore di placca, poiché vengono intercettati visivamente i siti più a rischio di infiammazione, utile per il rinforzo motivazionale del paziente e per migliorare l’efficacia dell’igiene orale domiciliare per l’operatore (Nardi G.M., Sabatini S., Guerra F., Tatullo M., Ottolenghi L, Tailored Brushing Method (TBM): an innovative simple protocol to improve the oral care. J Biomed 2016; 1:26-31)
La metodica D-BioTECH è applicabile nella Terapia Parodontale Non Chirurgica, come approccio clinico meccanico o manuale nel deplaquing e nel debridment. Tale approccio permette di eseguire un lavoro minimamente invasivo poiché consente all’operatore di strumentare con polishing selettivo, airpolishing – efficace nella rimozione del biofilm sopra e sottogengivale (Europerio 2012, Vienna), ablatori o strumentazione manuale esclusivamente le zone dove il biofilm batterico si annida seguendo la topografia del rilevatore di placca.
Durante la relazione sarà evidenziata l’efficacia e l’efficienza di una procedura di rimozione guidata del biofilm rispetto al polishing tradizionale eseguito con coppette di gomma, con l’obiettivo di creare un protocollo, che permetta una decontaminazione rapida, indolore ed ergonomica basata solo sull’air-polishing, senza bisogno di utilizzare gli strumenti meccanici, lasciando all’operatore il tempo per fare risk assesment, motivazione e istruzione, controllo degli stili di vita.
di M. Cozzolino